C'è qualcosa di nuovo sul fronte occidentale??
@Enricopensa
Un mio pensiero va alla mia Terra, spesso dimenticata, maltrattata, povera di risorse e ricca di sentimenti: questa bellissima canzone di Diodato, la dedico a Te, dolce amara Terra!!!
@ENRICOPENSa
In questo giugno '24 appena trascorso, l' Italia è stata spettatrice di due eventi di cronaca nera davvero drammatici che mi hanno fatto molto riflettere sul futuro del nostro paese.
1. Il caporalato è una piaga diffusa che, da sempre, ha interessato i settori produttivi italiani portando allo sfruttamento della mano d'opera: la povertà non permette di soddisfare i bisogni primari e spinge le classi meno abbienti ad accettare condizioni lavorative disumane. Negli ultimi decenni a farne le spese sono soprattutto gli immigrati: una buona fetta della popolazione, sostenitrice di una classe politica retrograda, vorrebbe lasciarli morire in mare; però se il mare è stato generoso con loro, di certo l'accoglienza non sempre lo è e così la strada verso gli impieghi più umili è breve e consente a noi italiani di non fare più quei lavori che ci sporcano troppo le mani. Certo l'assistenzialismo ci protegge dai salari bassi e poco soddisfacenti ma crea nel contempo un circolo vizioso che ormai si è innescato nel nostro mondo del lavoro e da cui è difficile uscirne.
Però il 23 giugno questa piaga sociale ha superato ogni limite a Latina: solo la morte disumana ci ha fatto conoscere un povero bracciante indiano che, fino a quel giorno, conduceva una misera vita in ombra, fatta di duro lavoro nero in un'azienda agricola di provincia. Il triste destino ha voluto che Satnam Singh venisse coinvolto in un incidente di lavoro e il suo datore di lavoro, indagato già da anni per caporalato, ha deciso di non soccorrerlo, anzi lo ha caricato sul pulmino dei braccianti e lo ha scaricato vicino casa insieme al braccio, prima strappato da una macchina agricola e poi posto in una cassetta. A quel punto i proprietari della casa in cui Satnam era ospitato, lo hanno soccorso, però la corsa verso l'ospedale è stata inutile e la vita di quel ragazzo è finita lì. Quanto accaduto nasce dalla barbaria umana: se si lascia morire una persona in questo modo è perché la si considera inferiore a noi, non appartenente alla nostra stessa specie.
2. Il secondo evento riguarda il mondo giovanile: Thomas Christopher Luciani era un ragazzo di origini umili che sua nonna, dopo l'abbandono dei genitori, aveva cresciuto con tanti sacrifici da quando il bambino aveva tre anni. La sua vita da diciassettenne è stata segnata da abbandoni, problemi e difficoltà e pochi giorni prima del suo omicidio era fuggito da una Comunità di Isernia dove era finito per aver commesso piccoli reati.
Il 23 giugno Crox, così lo chiamavano gli amici, ha incontrato la morte nel parco pubblico di Pescara "Baden Powell". Alla stazione ha incontrato un gruppo di 7/8 ragazzi che lo ha poi attirato nel parco. Lì due di loro, liceali di buona famiglia, si sono accaniti sul suo corpo massacrandolo con 25 coltellate e buttando poi il suo corpo martoriato tra i cespugli. Tutti gli altri sono rimasti ad essere spettatori di questo efferato delitto. Poi tutti sono andati al mare e hanno cercato di lavarsi la coscienza tra tuffi e selfie. Il giorno dopo, uno di loro non ha più obbedito alle intimidazioni dei suoi amici assassini e ha deciso di parlarne prima al fratello e poi al padre, comandante dei carabinieri. Così, grazie alle sue confessioni fatte in questura, il corpo di Crox è stato ritrovato e due omicidi sono stati individuati. Il motivo di questo brutto delitto è stato rilevato: un debito di droga di poco più di 200 euro. Questo evento di cronaca nera fa molto riflettere sui valori dei giovani: l'educazione familiare e l'istruzione scolastica non sempre indirizzano i ragazzi verso la strada giusta. La droga è una piaga sociale da non trascurare di cui le istituzioni si devono necessariamente occupare.


@enricoracconta
È una primavera davvero particolare, quella che si sta declinando in questo aprile '24, caratterizzata da forti sbalzi termici tra ondate di caldo estivo e correnti fredde che fanno tornare la neve anche a quote collinari. L'escursione termica tra notte e giorno è massiccia e almeno nelle prime ore del giorno fa piacere coprirsi con un bel 100 grammi. La neve ha imbiancato le Alpi più in primavera che in inverno prolungando la stagione sciistica degli appassionati. Osservando il panorama dalla finestra della mia classe, si può apprezzare il verde rigoglioso degli alberi e dei prati e i variopinti colori floreali che la primavera ci sta regalando. A fare da cornice a questo tiepido paesaggio primaverile, ci sono le Api imbiancate, che ci ricordano che l'inverno non è ancora tanto lontano. 19 aprile 2024

@enricopensA
In questi giorni si è discusso sulla scelta degli studenti di un liceo di Partinico nella Città metropolitana di Palermo di non intitolare la loro Scuola a Peppino Impastato perché lo hanno ritenuto un personaggio divisivo, essendo associato al Comunismo. Tre studenti su quattro hanno pensato che la lotta antimafia non è giusta se ha un colore politico e dietro questa scelta c'è molto da pensare: ciò significa che forse l'istruzione non è stata efficace. Nelle aule di quel liceo può darsi che sia passato il messaggio che la lotta contro le criminalità organizzate ha valore solo se non ha una collocazione politica. Peppino Impastato era il figlio di un mafioso e la sua battaglia contro Cosa Nostra ha più valore perché ha dovuto superare delle barriere sicuramente più alte per affermare le sue idee. Ha pagato con la vita la dura opposizione ad un sistema corrotto che ha spesso fagocitato persino le istituzioni. Era un giovane ragazzo che ha deciso di andare controcorrente per farci vivere in un Italia migliore. L'assassinio di Peppino è avvenuta il 9 maggio 1978 ed è passata quasi inosservata perché l'Italia è stata scossa, proprio quel giorno, dal ritrovamento del cadavere di Aldo Moro In via Caetani. Negli anni la figura di Peppino è stata valorizzata e la mia generazione ha potuto conoscere questo eroe grazie alla canzone "Cento passi" dei Modena City Ramblers che fece da colonna sonora al film omonimo del 2000 di Marco Tullio Giordana. Peppino era interpretato in modo egregio da Luigi Lo Cascio e per molti studenti di quegli anni come me è diventato un modello di onestà e anticorruzione da seguire. Il titolo prende il nome dal numero di passi che occorre fare a Cinisi per colmare la distanza tra la casa della famiglia Impastato e quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti.
E' stato molto significativo anche il film per la tv dedicato a Felicia Impastato, la mamma di Peppino, interpretata da una bravissima Lunetta Savino; in questo film, viene celebrata questa madre coraggio che ha dedicato la sua vita alla lotta antimafia,
A scuola sarebbe opportuno dedicare maggiore spazio a queste figure che hanno fatto la storia recente del nostro Paese... forse basterebbe vedere un film tematico e tenere alla fine della visione un dibattito così da insegnare ai nostri studenti ad essere cittadini più consapevoli.
Link della canzone dei Modena: https://youtu.be/KUpcxdg2Iqs?si=8v0n_GOZ3igRQmoW 25 marzo 2024

@enricoracconta
Racconti di una domenica di fine marzo trascorsa passeggiando tra i vicoli di Pinerolo e le strade scoscese di Costa grande.
La passeggiata, in compagnia di un amico quasi compaesano, è iniziata dalla Basilica di San Maurizio da dove si può ammirare la città dall'alto. Oggi è giornata di luna piena, la prima di primavera e per la Chiesa si festeggia la Domenica delle Palme. La passeggiata in collina ci ha permesso di prendere un bel sole e di conoscere due cavalli neri, docili e affettuosi. Pascolavano in un prato verdeggiante e si sono fermati vicino al recinto per godere delle nostre carezze. Dopo l'arrampicata sulla collina, abbiamo invertito la rotta e ci siamo immersi tra i vicoli cittadini, gustando prima un buon gelato alla Romana e poi sorseggiando un ottimo caffè Vergnano. Pinerolo è bella e ha conservato quello splendore medievale che ha conquistato durante il Regno dei Principi di Acaia. Il ritorno verso casa ci ha permesso di ammirare a Sud la magica Luna piena, visibile prima del calare del buio e a Nord la catena meravigliosa delle Alpi innevate.




24 marzo 2024
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